ringrazio

innanzitutto Giovanni Giavelli, che mi ha celermente spedito due DVD sul tema dell'11 settembre (uno è <www.reopen911.org> ).

come rimanere indifferenti di fronte a tante PROVE che la versione ufficiale imposta dall’amministrazione USA è piena di anomalie e di lacune? dice bene un critico: hanno dato una versione dal loro PUNTO DI VISTA.

ma non bisogna essere necessariamente dei fanatici dell “cospirazione complotto mondiale”, per poter osare chiedere degli approfondimenti.

se si considera poi che sono morti (e stanno morendo) migliaia di americani, e che il crollo delle due torri è tutt’ora (l’unico?) fatto su cui si è mossa l’enorme macchina bellica mondiale…

mi ha fatto piacere il sapere che circa il 50% degli abitanti di New York non crede che gli attacchi sia avvenuti all’improvviso.

sebbene non basta (le dichiarazioni di Bush di questi giorni, e i commenti sulla strage di Fallujia la dicono lunga..)

cambiando tema, e continuando i ringraziamenti, vorrei ricordare tutti quelli che ci hanno preceduto.

come dimenticare il fatto che se oggi siamo qui, nella situazione in cui siamo (e se stai leggendo questo blog di certo non te la stai passando così male), è grazie all’attività di chi ci ha preceduto.

milioni di persone che hanno accumulato esperienza, tramandata da generazione in generazione, e che ora ce l’hanno data..

e noi che si fa?

si vuole giusto acchiappare l’acchiappabile e non lasciare niente?

che senso avrebbe la nostra vita, se non ci mettessimo un po’ nella direzione di lasciare nel mondo, agli altri, la nostra esperienza?

magari approfondita, amplificata, migliorata, adattata ai nuovi tempi?

penso che ad entrare nell’ottica che la nostra vita ha senso perché esistono gli altri.. la faccenda cambia.

per qualcuno (e mi metto fra loro) la ricerca di un nuovo tipo di atteggiamento, veramente solidale, aperto al futuro, integrale e coerente, è più di una moda o di un’esigenza contingente. è davvero la base per dare un senso allo stare qui, in questo spazio e in questo tempo.

qualcuno si chiederà: ma perché tutta quell’energia a cercare di diffondere tali idee e progetti?

io dico questo: mi sento davvero male quando non ho aiutato qualcuno e so che avrei potuto farlo.

soffro all’idea che milioni di persone sono violentate da persone con le quali ho una possibile influenza, e non faccio niente.

una volta che superi l’indifferenza e l’anestesia è difficile voler tornare indietro!

fra non molto anch’io morirò.. e cosa voglio fare come i faraoni e portarmi in tomba tutti gli oggetti che ho accumulato?

credo che la vita umana abbia un senso che vada al di là del mero sopravvivere e prendere..

ringrazio chi mi ha aiutato a comprendere tutto questo!

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Play well, Die Happy! Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia e attivismo per una Politica Progressista 2050. E papà 2x