Posizione e proposta rispetto agli eventi in Palestina ed Israele

A seguito delle ultime esplosioni di violenza in Medio Oriente, la Regionale Europea dell’Internazionale Umanista dichiara:

Gli Umanisti rifiutano la violenza che i gruppi implicati in questo conflitto stanno applicando; un conflitto che dura già da tanti anni e che è costato tante vite umane.

In particolare denunciamo l’invasione delle Forze Armate Israeliane a Gaza ed in Libano. Questa aggressione non è diretta solamente contro i gruppi armati, ma contro i popoli palestinese e libanese in generale che vivono nei territori colpiti, per i quali chiediamo il ritiro immediato delle truppe israeliane dai territori occupati.

Allo stesso modo denunciamo gli attacchi degli Hesbollah e di Hamas  contro il popolo Israeliano ed esigiamo la liberazione immediata dei giovani israeliani prigionieri di quei gruppi armati.

Non c’è giustificazione alcuna per gli attacchi terroristi contro la popolazione civile, sia essa di origine palestinese o israeliana. Tutte le fazioni implicate stanno seguendo ciecamente la logica irrazionale della violenza, sentendosi in diritto di uccidere gli altri, in una spirale di vendetta senza fine. Con ciò dimostrano chiaramente all’umanità la loro faccia anti-umanista.

Ripetiamo una volta di più che la violenza fa parte della preistoria umana ed è totalmente opposta ai desideri della grande maggioranza della popolazione mondiale.

Per uscire dalla spirale di violenza, proponiamo in primo luogo che tutti quelli che stanno invadendo i territori si ritirino immediatamente e che vengano messe in pratica le risoluzioni e le raccomandazioni delle Nazioni Unite. Questo implica che Israele deve distruggere il muro che è stato definito dall’ONU come “contrario al diritto internazionale”. In secondo luogo, proponiamo la creazione di una forza militare diretta dall’ONU che stabilisca corridoi che proteggano entrambi i popoli. In terzo luogo proponiamo che si inizi un processo di riconciliazione che abbracci il tema della riconciliazione delle vittime e dei carnefici per entrambe le parti. Proponiamo di stabilire un “Tribunale per la Verità e la Riconciliazione” in cui si faccia giustizia, che non significhi produrre sofferenza per i carnefici ma che faccia cessare la sofferenza tanto per le vittime quanto per i responsabili. E per ultimo chiediamo il disarmo nucleare totale tanto di Israele quanto di tutti i paesi in possesso di armi nucleari come priorità internazionale.

Il futuro dell’umanità non può basarsi nell’autoaffermazione di un popolo a spese di un altro. Il processo dell’umanità va verso la creazione di una Nazione Umana Universale, nella quale confluiscano le diversità in una direzione comune di superamento del dolore e della sofferenza degli individui e dei popoli.

In particolare desideriamo che questo messaggio arrivi ai più giovani, tanto della Palestina quanto d’Israele, perchè possano condividere con noi una rivoluzione non violenta.

[ A seguito delle ultime esplosioni di violenza in Medio Oriente, la Regionale Europea dell’Internazionale Umanista dichiara:

Gli Umanisti rifiutano la violenza che i gruppi implicati in questo conflitto stanno applicando; un conflitto che dura già da tanti anni e che è costato tante vite umane.

In particolare denunciamo l’invasione delle Forze Armate Israeliane a Gaza ed in Libano. Questa aggressione non è diretta solamente contro i gruppi armati, ma contro i popoli palestinese e libanese in generale che vivono nei territori colpiti, per i quali chiediamo il ritiro immediato delle truppe israeliane dai territori occupati.

Allo stesso modo denunciamo gli attacchi degli Hesbollah e di Hamas  contro il popolo Israeliano ed esigiamo la liberazione immediata dei giovani israeliani prigionieri di quei gruppi armati.

Non c’è giustificazione alcuna per gli attacchi terroristi contro la popolazione civile, sia essa di origine palestinese o israeliana. Tutte le fazioni implicate stanno seguendo ciecamente la logica irrazionale della violenza, sentendosi in diritto di uccidere gli altri, in una spirale di vendetta senza fine. Con ciò dimostrano chiaramente all’umanità la loro faccia anti-umanista.

Ripetiamo una volta di più che la violenza fa parte della preistoria umana ed è totalmente opposta ai desideri della grande maggioranza della popolazione mondiale.

Per uscire dalla spirale di violenza, proponiamo in primo luogo che tutti quelli che stanno invadendo i territori si ritirino immediatamente e che vengano messe in pratica le risoluzioni e le raccomandazioni delle Nazioni Unite. Questo implica che Israele deve distruggere il muro che è stato definito dall’ONU come “contrario al diritto internazionale”. In secondo luogo, proponiamo la creazione di una forza militare diretta dall’ONU che stabilisca corridoi che proteggano entrambi i popoli. In terzo luogo proponiamo che si inizi un processo di riconciliazione che abbracci il tema della riconciliazione delle vittime e dei carnefici per entrambe le parti. Proponiamo di stabilire un “Tribunale per la Verità e la Riconciliazione” in cui si faccia giustizia, che non significhi produrre sofferenza per i carnefici ma che faccia cessare la sofferenza tanto per le vittime quanto per i responsabili. E per ultimo chiediamo il disarmo nucleare totale tanto di Israele quanto di tutti i paesi in possesso di armi nucleari come priorità internazionale.

Il futuro dell’umanità non può basarsi nell’autoaffermazione di un popolo a spese di un altro. Il processo dell’umanità va verso la creazione di una Nazione Umana Universale, nella quale confluiscano le diversità in una direzione comune di superamento del dolore e della sofferenza degli individui e dei popoli.

In particolare desideriamo che questo messaggio arrivi ai più giovani, tanto della Palestina quanto d’Israele, perchè possano condividere con noi una rivoluzione non violenta.

]( http://www.humanisteurope.org ) 16 Luglio 2006

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia e attivismo per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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