giocatori della politica

Gli appassionati di giochi e di strategia interessati alla nostra società spesso seguono con attenzione il “gioco della politica”, ovvero come si muovono tutti i giocatori in campo per quello che in teoria dovrebbe essere un gioco cooperativo (ovvero tutti collaborano contro le regole del gioco per far vincere tutti), mentre nella realtà è un gioco competitivo, quasi un’arena di gladiatori, dove sconfiggere l’avversario e intestarsi la vana gloria.

Purtroppo noi normali cittadini siamo giocatori che tiriamo i dadi raramente.. siamo più che altro spettatori e pochissimi hanno accesso alle dinamiche interne dei politici e gran parte di quello che succede lo deduciamo da come ce lo raccontano altri giocatori in ballo: i media. Ma l’esperienza con il mondo della comunicazione fa capire come si muovono anche loro.

E’ un gioco veramente complesso, con migliaia di possibili mosse, ma con un grande elefante piazzato sul tavolo: il “sistema”. Questo insieme di regole e automatismi costruito nei secoli da moltissimi giocatori, spesso i più potenti, interessati al mantenimento di alcune strutture di controllo e potere che garantisca il rimanere in gioco.

E’ ovvio che se un giorno al tavolo principale arrivassero dei nuovi giocatori estranei alle regole del sottobanco, ci sarebbero non poche preoccupazioni, però da non mostrare troppo platealmente.

Tutto questo racconto improvvisato per introdurre questo articolo che parla di cosa sta succedendo e cosa è successo negli ultimi anni. Che piacciano o no io M5S, penso sia interessante interessarsi.

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia Umanista per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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