«Il primo passo non ti porta dove vuoi, ma ti toglie da dove sei».
Alejandro Jodorowsky
Ricomincio a scrivere questa newsletter col proposito di un ritmo settimanale e di non chiedere mai più di 5 minuti di attenzione.
Se mi conosci da tempo, puoi saltare al punto 2, altrimenti
1 - Chi sono
Stefano Cecere, nato a Monza nel 1973, vivo dal 2008 a Firenze, due figli. Da sempre libero professionista nel mondo tecnologico e creativo. E ricercatore.
Tutto quello che c’è da sapere su di me l’ho scritto qui nel mio sito (aprii il mio sito e relativo blog nel 1996!). Non mi piace farmi pubblicità e l’auto-marketing, ma se c’è una cosa che mi piace delle persone è conoscere come sono arrivate a determinati risultati, scoperte, attitudini, ragionamenti. Sarà che sono cresciuto facendo “reverse engineering” delle opere degli altri, e per questo mi piace raccontare le mie scoperte e quello che faccio e soprattutto come e perché, perché potrebbero ispirare altri, o aiutarli, e potrei ricevere critiche interessanti per migliorarmi.
A me piace leggere contenuti utili, o che fanno conoscere, o pensare, o divertono. E per reciprocità condivido cose simili.
Inoltre come diceva un amico: “c’è chi parla per avere ragione, e chi per ascoltare cosa ne pensano gli altri”.
In ogni caso, dopo una carriera da musicista e sviluppatore multimediale, oggi produco videogiochi educativi (per bambini e adulti), insegno tecnologie informatiche d’avanguardia (A.I. / Intelligenza Artificiale, VR Realtà Virtuale e Aumentata, Sviluppo Collaborativo e Impatto Sociale), faccio Ricerca Didattica, continuo il mio attivismo iniziato nel 1996 per promuovere l’Umanesimo e la Nonviolenza, sono vice-presidente di una bellissima Casa del Popolo, aiuto la Comunicazione dell’amico e stimato deputato Andrea Quartini e del Movimento 5 Stelle locale, e soprattutto studio, gioco tanto e dialogo con i miei figli.
2 - 2042 e perché questa Newsletter
Non sono un apocalittico, ma stiamo seriamente per avvicinarci ad un momento unico nella storia dell’umanità, causato soprattutto dalla crescente accelerazione del progresso tecnologico e della mondializzazione, e da un’impostazione economica e di sistema che prevede la concentrazione e il monopolio :( . Dieci anni fa si parlava del 2050 come anno della “Singolarità” ovvero di quando avremmo raggiunto un’Intelligenza Artificiale almeno al pari di quella umana e la tecnologia avrebbe dato esiti imprevedibili, mettendo a rischio l’umanità. Ora dicono che sarà nel 2043. A questo processo aggiungiamo il tema del Riscaldamento Globale che stravolgerà moltissime dinamiche geopolitiche, il crescente rischio di Pandemie, e infine la Guerra Mondiale, o almeno lo scontro USA vs Cina, che negli anni ‘90 prevedevano arrivare intorno al 2015/2020… e direi che potrebbero non aver sbagliato di molto.
Sono convinto che necessitiamo di imparare ad imparare ad adattarci a nuovi scenari con un atteggiamento attivo, e abbiamo bisogno di un’attitudine interna che ci apra ad una visione mondiale del mondo plurale e nonviolenta, ad accettare il diverso e saper scegliere cosa è veramente importante. In pratica avvicinarsi a qualcosa che abbia Senso e Buon Senso.
Nel 2042 avrò 69 anni e se mi sento già vecchio oggi a 49 per cambiare il mondo, figuriamoci a 69. Mi sembra un’ottima data “finale”.. e se non mi candiderà a Presidente della Galassia, mi ritirerò da qualche parte a godermi l’Ozio!
E poi voglio sempre ricordarmi che siamo tutti Autostoppisti su questo pianeta e di non prenderci mai troppo sul serio ;)
Questo è il casco prototipo che era stato costruito per Schumacher con nuovo materiale multistrato di carbonio: resiste davvero al peso di un carro armato. Mi sembra una bella metafora su quanto dovremmo rinforzarci per superare i prossimi decenni.
3 - Libri e Studio
[Ogni settimana suggerirò un libro che ho letto o sto leggendo]
FACTFULNESS
Come si migliora il mondo?
Innanzitutto iniziandolo a vedere per come è davvero, e non per come pensiamo che sia (in meglio se siamo ingenui ottimisti o in peggio se siamo rassegnati pessimisti).
Questo libro #Facfulness è una pietra miliare per la comprensione del mondo. Uno dei libri più importanti che abbia letto negli ultimi anni, e di sempre nella mia vita trentennale di #attivismo .
IL SISTEMA SOCIALE
Mi sono fatto il regalo di compleanno (che sarà a giugno, ndr): mi iscritto al seminario (30 ore di corso) sul “Sistema Sociale” della nuova scuola di formazione La Scuola del Fatto Quotidiano
L’ho fatto perché mi interessa il tema che mi appassiona da 30 anni e i docenti sono Domenico De Masi , Tomaso Montanari , Vito Mancuso , personaggi che stimo molto.
Non è proprio gratuito (!) ma in quanto abbonato al Fatto Quotidiano mi hanno fatto una super offerta che ho ritenuto accettabile e soprattutto in linea con le mie priorità dei prossimi anni, ovvero educare all’attivismo politico.
Sfrutterò questo corso per spolpare al massimo i nostri amici docenti eh eh, e poi cercherò di condividere la sintesi con tutti voi (lettori di questa newsletter o della mia pagina)
La pagina del corso è qui .
4 - Giochi interessanti
[Ogni settimana vi racconterò uno dei 300 giochi che abbiamo giocato e studiato]
Per Natale preparai un piccolo sito dove raccogliere tutte le nostre (intendo mie e dei miei ragazzi) avventure ludico-didattiche: recensioni di giochi, laboratori creativi, didattica ludica, hacker kids e tanto altro .. dateci un occhio se avete voglia: https://2042ed.org/
Il gioco che vi consiglio questa settimana è Zombie Teenz
Le partite sono velocissime (10 min), si collabora (e quindi si dialoga molto), ha poche mosse ma intelligenti, e più giochi più si sbloccano nuove regole e nuovi scenari, come il cagnolino 🐶 che lo puoi lanciare ad azzannare le caviglie dei mostri.
Queste regole “progressive” (in gergo si chiamano giochi “legacy”) sono un manna: perché il gioco lo intavoli in due minuti.. e più giochi, più diventi bravo e più vuoi nuove opzioni e sapere di più sulla storia. è il segreto dei videogiochi però trasferito in un gioco da tavolo.
E poi ci sono gli zombie che con i loro salti ci mettono una bella ansia tanto che abbiamo perso due partite di seguito!
Non mi sembra ci sia ancora in italiano, il nostro è in inglese ma meglio così, tanto già in seconda elementare fanno più inglese di quanto ne facevo io in seconda media.
I ragazzi lo hanno eletto loro gioco preferito.
5 - Interagiamo
Se hai letto fino a qui ti dico: forse abbiamo qualcosa in comune!
Spero che questa newsletter ti sia piaciuta e mi piacerebbe un tuo commento o critica o suggerimento.
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