Sanno quello che stanno facendo?
Sanno quello che stanno facendo?
ho aperto qualche news… e un’unica speranza mi sorge forte: SPERO CHE SAPPIANO QUELLO CHE STANNO FACENDO.
lo spero davvero. perché nella mia breve vita ho visto situazioni di altissimo livello professionale o di delicatezza, con protagonisti impreparati che letteralmente improvvisavano. e non eravamo a suonare il jazz.
politici che fino all’altro ieri facevano i banchieri, gli ingegneri, i disoccupati, gli attori… di colpo catapultati a decidere le sorti del mondo. e se non del mondo intero sicuramente della nostra vita da europei per i prossimi decenni.
con tutte le complicazioni e le complessità del momento, tanto che credo che nessuno possa sapere davvero tutto o prevedere come andranno le cose. anche un ventilato golpe al Cremlino non sappiamo se potrebbe degenerare in scenari peggiori.
quando c’è più bisogno di visione a futuro e spirito di fratellanza, oltre a una buona tenuta di nervi per sedersi ai tavoli con la migliore lucidità, a muoversi sono quelli che hanno scalato il sistema grazie al contropelo sullo stomaco, al caso, o agli agganci con il potere più spietato. Saranno le persone migliori?
chi ha invece come priorità di vita la fratellanza, il benessere dei popoli, le visioni d’insieme trascendenti, viene lasciato a parlare con i muri o al massimo in piazze gremite di impotenti.
che dire: in qualche modo si andrà avanti come sempre fatto. mal che vada si tornerà a come eravamo 80 anni fa, un miliardo di persone e mezzo mondo da ricostruire.
detto questo non biasimo e non invidio chi ha il potere di decisione oggi. qualsiasi scelta ha effetti devastanti, soprattutto psicologicamente.