Come l’Italia è coinvolta nella costruzione dello scudo spaziale americano
Giorgio Schultze al quinto giorno dello sciopero della fame denuncia:
“L’italia è coinvolta nella costruzione dello scudo spaziale americano, il governo ha firmato accordi con gli Usa senza discuterne in Parlamento e senza informare la popolazione. Ci saranno forti investimenti destinati alla industria di morte, pagati con i soldi dei contribuenti. L’acquisizione per 5,2 miliardi di dollari da parte di Finmeccanica della DRS, azienda americana leader nella elettronica militare, sembra una conseguenza di questi accordi segreti. Le agenzie Onu hanno raccolto a livello mondiale 5,8 miliardi di dollari per combattere la fame nel mondo, appena lo 0,6 miliardi in più dei soldi pagati in contanti per comprare la DRS.”
Il 12 maggio 2008 Finmeccanica acquista DRS Technologies Inc. , azienda statunitense leader nel settore dei servizi e dei prodotti elettronici integrati per la difesa.
Questa operazione consente a Finmeccanica di inserirsi con un ruolo di primo piano nel sostegno delle Forze Armate Usa con prodotti ad alto contenuto tecnologico.
“Ho il piacere di annunciare che lo scorso febbraio abbiamo stabilito un memorandum di accordo quadro con l’Italia e possiamo iniziare a sviluppare possibilità di condivisione di tecnologie di difesa missilistica, analisi e altre forme di collaborazione” : con queste parole il generale Harry Obering III, direttore dell’Agenzia USA di difesa missilistica, annuncia il 27 marzo 2007, di fronte al comitato per i servizi armati della Camera dei rappresentanti, che l’Italia entra ufficialmente nel programma dello “Scudo” antimissili che gli USA vogliono estendere all’Europa.
“Da parte italiana, è stato recentemente firmato un Accordo quadro di cooperazione Italia USA che amplia il perimetro di tale cooperazione al settore della difesa da missili balistici”, così ha dichiarato il 22 aprile 2007 alla Camera dei Deputati, l’allora sottosegretario di stato della Difesa Marco Verzaschi (UDEUR).
Il costo di 10 missili intercettori da installare in Polonia è stato quantificato dal generale Obering in 2,5 miliardi di dollari, e quello della stazione radar nella repubblica ceca in circa mezzo miliardo di dollari. La conseguenza di questo sarà centinaia di milioni di dollari entreranno nelle casse di aziende private e riusciranno dalle casse pubbliche come partecipazione alla spesa per la realizzazione dello “scudo”.
Un esempio di quanto detto sopra è dimostrato dalla partecipazione dell’Italia al progetto Meads. “Già da tempo l’Italia ha rapporti di collaborazione industriale con gli Stati Uniti nel settore missilistico tra i quali emerge per importanza quello per la progettazione e lo sviluppo del sistema Medium Extended Air Defence System (Meads). Il Meads è un sistema mobile utilizzabile contro i missili tattici, aeri ed elicotteri. La Meads International, joint venture multinazionale, con quartiere generale Florida, incaricata della realizzazione del sistema, ha ricevuto nel 2005 un contratto di 3,4 miliardi di dollari. La spesa d’Italia contribuisce per il 17$ quindi con oltre mezzo miliardo di denaro pubblico.