47 grazie

47 grazie

Sono le preferenze che ho ricevuto alle Parlamentarie come candidato.
Non sono tanti, non sufficienti per entrare neanche nella lista dei candidati supplenti, ma non sono pochi. Dietro ad ogni voto c’è un essere umano che mi ha conosciuto e ha riposto fiducia o speranza.

E sopratutto segnano un nuovo inizio.

Perché se è evidente che il Movimento 5 Stelle ha fatto alcune curve negli ultimi anni, nel percorso a tornanti su per la montagna, così ora ne sta facendo un’altra importante, con un nuovo autista che stimo molto. E ho deciso non solo di percorrerla insieme, ma di contribuire attivamente alla manutenzione del mezzo e al viaggio.

Sono innanzitutto felice che i primi in lista, sia Camera che Senato, siano persone che ritengo valide e di cui ho fiducia.
Ho fatto una lettura anche di tutti i primi in lista delle altre regioni, e mi sembra che ci siamo.

Ma un progetto politico non sono i capilista, che sono solo le punte di iceberg. Se sotto e dietro e intorno non ci sono validi collaboratori, squadre che sanno lavorare insieme, non si va da nessuna parte.

Io sono l’ultimo che si fa mettere i piedi in testa da un “capo” incapace o che ho bisogno di lavorare con persone di cui non ho stima, e se partecipo è perché ne vale davvero la pena e ci sono le possibilità di fare la differenza.

Ci sono molte cose di cui vorrei occuparmi:

  • tenere acceso il camper per continuare a viaggiare nei territori
  • sviluppare contenuti informativi e formativi
  • far scoprire giochi che stimolano la collaborazione e la comprensione dei sistemi complessi quali il riscaldamento globale o la democrazia
  • continuare la ricerca dell’uso dell’Intelligenza Artificiale e le nuove tecnologie per coadiuvare le decisioni politiche
  • persuadere chi si è disilluso e disinteressato della politica che non si è tutti uguali, e che la speranza e l’immaginazione sono i motori del progresso

Mi piace molto essere in contatto e avere stima reciproca con persone che non amano i 5S, ma abbiamo lo stesso interessi e obiettivi comuni. Odio la politica intesa come fanatismo e odio reciproco. Bisogna avere la chiarezza di mettere sul tavolo i propri valori e la propria direzione e collaborare con chi ha interessi comuni.

Ovviamente non ci possono essere collaborazioni con chi candida personaggi in odore di mafia o ha programmi elettorali tesi a mantenere l’aberrazione tutta italiana di una giustizia e modo di fare che collude Stato e Parastato (vedi intervista a Scarpinato che ho pubblicato questa mattina).

Per concludere: avanti tutta!

Stefano Cecere
Stefano Cecere
Ricercatore, Sviluppatore, Educatore, Attivista, Umanista, Papà.

Ricerco, Sviluppo e Condivido nell’intersezione tra Giochi, Educazione, Tecnologie Digitali, Creatività, Filosofia Umanista per una Politica Progressista 2050. E papà 2x

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